"Ci fermiamo all'emporio dei nanetti da giardino"[1] è il terzo episodio della prima stagione dell'adattamento Disney+ di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.
Sinossi[]
Percy parte all'avventura per recuperare la Folgore da restituire a Zeus e scongiurare una guerra tra gli dei.
Trama[]
Percy viene mandato nella soffitta della Casa Grande per visitare l'Oracolo di Delfi e ricevere una profezia per la sua impresa. Il cadavere dell'Oracolo prende vita ed espelle una nebbia verde, che assume la forma di Gabe Ugliano e spiega la sua profezia, tramite un indovinello in rima:
Dagli incubi che lo tormentano nell'ultimo periodo, Percy deduce che potrebbe essere stato invece Ade a rubare la Folgore, nascondendola nell'Oltretomba. Proprio in quel momento arriva anche Grover che, violando gli ordini di Chirone e del signor D, rivela a Percy che sua madre Sally è ancora viva e che é stata rapita proprio da Ade. Per salvare lei e il mondo intero, Percy decide quindi di intraprendere la missione prima che sia troppo tardi. Come di consueto prima di ogni grande impresa, il giovane Percy viene inviato a porgere visita all'Oracolo. L'inquietante bambola, posseduta dallo spirito dell'antico Oracolo di Delfi, sembra confermare che la Folgore olimpica si trovi proprio nelle mani di Ade, negli Inferi, sotto Los Angeles.
Chirone chiede dunque a Percy di scegliere altri due ragazzi del Campo fra i candidati che ha radunato (fra cui Luke, Clarisse e Chris) per accompagnarlo nella sua impresa e Percy sceglie rispettivamente Annabeth Chase e il suo amico Grover. Il giorno della sua partenza, Luke gli fa dono di un paio di scarpe alate, un regalo del suo padre divino. Il trio si riunisce al confine dell'accampamento, dove Annabeth medita per un momento appoggiata all'albero in cima alla collina. Percy domanda a Grover cosa le prenda e questo le racconta che quell'albero è in realtà Talia, trasformata in quella forma da suo padre Zeus quando lei, Luke e Annabeth nel tentativo di raggiungere il Campo, vennero attaccati dalle forze di Ade. Ella divenne il confine del Campo nonché la sua protezione da ogni genere di mostro.
Annabeth e Percy litigano su chi debba guidare l'impresa e alla fine, poiché non possono viaggiare via cielo a causa di Zeus che potrebbe attaccarli, decidono di attraversare il paese in pullman fino a Los Angeles. Durante il viaggio tuttavia, il gruppo viene attaccato dalle Erinni Tisifone e Alecto, rigenerata dopo la precedente sconfitta al museo. La furia, tenta di convincere Annabeth a tradire Percy e consegnarglielo, ma questa si rifiuta, pugnalando la sorella Tisifone con un coltello.
Riusciti a fuggire, ma inseguiti da Alecto, i tre ragazzi trovano riparo presso l'Emporio dei nanetti da giardino di zia "Em", che si rivela essere nientepopodimeno che la leggendaria Medusa, di cui la furia è terrorizzata. Questa cerca di convincere i tre ragazzi di non essere il 'mostro' di cui hanno sentito parlare, ma piuttosto una vittima dei capricci degli dei. Mentre si siedono al tavolo da pranzo, Medusa racconta loro di come abbia dedicato tutta la sua vita ad Atena e di come la Dea della Saggezza l'abbia notata soltanto dopo essere stata abusata da Poseidone, trasformandola poi in una orribile Gorgone per l'umiliazione subita, preferendo punire lei, piuttosto che l'uomo che l'aveva abusata. Annabeth, non credendo alle su parole, ribatte che sua madre è giusta ma Medusa mette in dubbio le sue convinzioni, dopo di che si avvia in cucina, invitando Percy a seguirla.
In cucina, Medusa rivela a Percy di sentirsi molta vicina a sua madre Sally, in quanto anche lei è soltanto una vittima del terribile Poseidone, definendo il dio un mostro. Percy è sconcertato dalle sue parole e Medusa prosegue il suo discorso affermando che, prima o poi, i suoi amici lo tradiranno. Fortunatamente lei può facilmente sbarazzarsi di loro e aiutarlo a salvare sua madre. Il figlio di Poseidone e i suoi compagni si rifugiano dunque nel seminterrato, inseguiti dalla creatura che si è sfilata il cappello per trasformarli in statue. I tre arrivano nel suo giardino di statue e fra le innumerevoli vittime di Medusa, Grover riconosce lo zio Ferdinand, satiro cercatore partito alla ricerca dello scomparso dio Pan molti anni prima. I tre tentano di elaborare un piano, ma Grover attiva inavvertitamente le scarpe alate di Luke e vola via, mentre gli altri due corrono a nascondersi. Medusa trova Percy nascosto dietro una cassa e cerca di manipolarlo affinché la guardi dritta negli occhi. Tuttavia, atterrando rovinosamente verso il pavimento, Grover riesce a creare il perfetto diversivo in modo da permettere ad Annabeth di coprire il volto di Medusa tramite il berretto dell'invisibilità di sua madre, e a Percy di guardarla e decapitarla con la sua spada.
Annabeth e Percy decidono di prendere due piccioni con una fava e di sbarazzarsi una volta per tutte di Alecto per mezzo della testa di Medusa, tramutandola in una statua. Tornati nel seminterrato, discutono su cosa fare con la testa. Percy suggerisce di metterle il cappello di Annabeth e seppellirla in cantina, in modo che nessun altro possa rischiare di venire pietrificato. Grover ribatte che il cappello è l'unico pensiero che Annabeth conserva di sua madre, dunque, in segno di sfida, Percy decide di fare recapitare la testa direttamente sull'Olimpo, nonostante gli avvertimenti dei suoi compagni.
Prima di rimettersi in marcia però, Annabeth, che ha scoperto da Medusa che la madre di Percy potrebbe essere ancora viva, domanda al ragazzo se abbia veramente a cuore l'impresa o se il suo unico scopo sia quello di salvare Sally. Allo stesso modo, Percy chiede spiegazioni riguardo la frase che Alecto le aveva rivolto, "Avresti dovuto accettare la mia offerta". Grover li obbliga dunque a chiarire i loro problemi interni, portando Percy ad ammettere che l'Oracolo gli aveva profetizzato che uno dei suoi 'amici' lo avrebbe tradito e che alla fine non sarebbe riuscito a salvare ciò che più contava. Ragione per la quale aveva scelto Annabeth per accompagnarlo in questa missione, perché riteneva che i due non sarebbero mai diventati amici. Ammette di sentirsi solo e di non sapere di chi potersi fidare. Dunque, Annabeth gli rivela che Alecto si era offerta di aiutarli se solo l'avesse consegnato a lei, e che lei ha preferito uccidere sua sorella Tisifone piuttosto che spalleggiarla. Anche Medusa si era offerta di aiutarlo a salvare sua madre, rivela Percy, se solo li avesse traditi, ma lui ha preferito tagliarle la testa. Ritrovata la fiducia, i tre promettono di guardarsi le spalle a vicenda e ripartono.
Cast[]
- Walker Scobell nel ruolo di Percy Jackson
- Leah Sava Jeffries nel ruolo di Annabeth Chase
- Aryan Simhadri nel ruolo di Grover Underwood
- Glynn Turman nel ruolo di Chirone
- Jason Mantzoukas nel ruolo di Dioniso / Mr. D
- Charlie Bushnell nel ruolo di Luke Castellan
- Dior Goodjohn nel ruolo di Clarisse La Rue
- Andrew Alvarez nel ruolo di Chris Rodriguez
- Megan Mullally nel ruolo di Mrs. Dodds/Alecto
- Sara J. Southey nel ruolo di Tisifone
- Timm Sharp nel ruolo di Gabe Ugliano
- Jessica Parker Kennedy nel ruolo di Medusa / Zia Em
- Jennifer Shirley nel ruolo dell'Oracolo
- Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Ermes
Curiosità[]
- Il titolo dell'episodio deriva dal titolo dell'undicesimo capitolo de Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: il ladro di fulmini".
- Nonostante ciò, l'episodio adatta i capitoli dieci e undici del libro.
- A differenza del libro, Percy non fa esplodere accidentalmente l'autobus su cui lui e i suoi compagni si trovavano, né diventa un fuggitivo ricercato per questo motivo.
- Il trio si rende conto che "Zia Em" è Medusa immediatamente, e lei non fa alcuno sforzo per fingere di essere una donna umana.
- Alecto insegue il trio fuori dall'Emporio degli gnomi di zia Em quando questi incontrano Medusa.
- Percy informa Annabeth e Grover della profezia dell'oracolo poco dopo aver sconfitto Medusa.
- Rick Riordan appare fra le statue del giardino di Medusa.