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Percy Jackson Disney2B Poster Non fa parte del Riordanverse

Questo articolo segue gli eventi della serie televisiva, dunque non fa parte della serie dei romanzi.

Questo articolo riguarda il personaggio della serie televisiva targata Disney+. Forse stavi cercando Grover Underwood, un personaggio della serie di romanzi scritta da Rick Riordan.

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Grover Underwood è uno dei due protagonisti secondari della serie TV Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. È il satiro custode incaricato di proteggere Percy Jackson.

Storia[]

Grover era un giovane satiro che venne incaricato di proteggere e condurre al campo la figlia "proibita" di Zeus, Thalia Grace e i suoi due amici, a loro volta semidei, Luke Castellan e Annabeth Chase. Guidati dal loro satiro custode, i tre tentarono di raggiungere il Campo Mezzosangue quando, inseguiti dalle terribili Furie, Thalia decise di sacrificarsi per permettere agli amici di arrivare sani e salvi al campo. Fu allora che il padre di Thalia, il sommo Zeus, la trasformò in un albero per proteggerla. Ella divenne così il confine del Campo, nonché la sua protezione da ogni genere di mostro.[1]

In un tempo imprecisato, Grover venne inviato a vegliare sul semidio Percy Jackson per proteggerlo dai mostri che avrebbero potuto attaccarlo. Grover incontrò Percy alla Yancy Academy e i due, bersagliati dai bulli perché "diversi", divennero migliori amici.[2]

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (serie TV)[]

Prima Stagione[]

"Disintegro accidentalmente la prof di matematica"[]

Quando Percy viene attaccato per la prima volta da un mostro, Grover e sua madre Sally sono costretti a raccontargli tutta la verità riguardo la sua identità: gli dei greci, i mostri e tutte le creature della mitologia greca di cui ha sentito parlare sin da quando era piccolo sono reali e vivono in mezzo a loro. Percy scopre così di essere un mezzosangue (il figlio di una divinità greca), che il suo migliore amico è in realtà un satiro inviato a proteggerlo e che per la sua incolumità, deve essere immediatamente condotto al Campo Mezzosangue, l'unico luogo sicuro per i semidei sulla faccia della Terra.

La macchina sulla quale viaggiano viene tuttavia presa di mira dal feroce e terribile Minotauro, che li spinge fuori strada. Per permettere ai due di raggiungere sani e salvi il campo e fare guadagnare loro un po' di tempo, Sally decide di rimanere indietro per distrarlo, soltanto per venire disintegrata in un mucchio di polvere fra le sue grinfie. Accecato dalla rabbia, Percy tira fuori dalla tasca la sua penna speciale e scagliandosi violentemente contro la creatura, lo uccide, perdendo i sensi poco dopo.

"Divento signore supremo del bagno"[]

Profondamente in colpa per non essere riuscito a proteggere la madre di Percy, Grover si rivolge al Consiglio dei Satiri Anziani in cerca di una guida, scoprendo che Sally potrebbe essere ancora viva e prigioniera di Ade. Dunque, corre immediatamente a raccontarlo a Chirone e al signor D, ma questi gli proibiscono categoricamente di farne parola con Jackson per evitare di alimentare false speranze.

Successivamente, quando una volta "riconosciuto" da suo padre Poseidone, Percy viene incolpato da Zeus in persona di avere rubato la sua Folgore olimpica e il ragazzo comprende che Ade sta cercando di incastrarlo per il furto, Grover, violando gli ordini di Chirone e del signor D, rivela a Percy che sua madre Sally potrebbe essere ancora viva, tenuta prigioniera nientepopodimeno che da Ade in persona. Ogni indizio sembra puntare verso il dio dei morti e per salvare sua madre, nonché il mondo intero, Percy accetta di ritrovare la folgore prima che scoppi una guerra.

"Ci fermiamo all'emporio dei nanetti da giardino"[]

Percy sceglie Grover e Annabeth Chase per accompagnarlo in questa impresa, mentre Luke, nel tentativo di aiutarlo, gli fa dono di un paio di scarpette magiche volanti che Jackson affida a Grover per nascondere i suoi zoccoli nel mondo umano. Poiché non possono viaggiare via cielo a causa di Zeus che potrebbe attaccarli, i tre decidono di attraversare il paese in pullman fino a Los Angeles ma, durante il viaggio, vengono attaccati dalle Furie Tisifone e Alecto. Nel tentativo di sfuggirle, il trio trova riparo presso l'Emporio dei nanetti da giardino di zia "Em", che si rivela essere nientepopodimeno che la leggendaria e pericolosissima Medusa.

La donna, anch'essa vittima della malvagità degli dei, offre a Percy il suo aiuto per salvare Sally e consapevole che i suoi amici prima o poi lo tradiranno, si offre di trasformarli in statue per sbarazzarsene. Quando tuttavia Percy rifiuta il suo aiuto e Medusa proclama che il semidio non è affatto diverso da suo padre, il ragazzo è costretto a mozzarle la testa per salvare la propria vita e quella dei suoi amici. Fra la "collezione" di statue della gorgone, Grover ritrova persino suo zio Ferdinand, misteriosamente scomparso qualche anno prima per ritrovare il dio Pan.

"Mi getto tra le braccia della morte"[]

Grover spiega a Percy che la sacra missione di un satiro è quella di riuscire a ritrovare il dio Pan, protettore delle selve e del mondo naturale, e che da quando la divinità è scomparsa, il mondo è sprofondato nel caos e la natura è in pericolo a causa degli uomini.

Percy, Annabeth e Grover continuano il loro viaggio verso Los Angeles a bordo di un treno dove vengono attaccati da Echidna, la terribile madre di tutti i mostri, e dalla sua Chimera, che avvelena e incapacita Percy. Il semidio affronta entrambe sulla cima del Gateway Arch, ma viene rapidamente sconfitto dalla creatura a causa delle precarie condizioni, che lo getta giù dalla cima dell'edificio, quando un tentacolo d'acqua lo afferra e lo trascina al sicuro fra le profondità del fiume Mississippi.

"Un dio ci compra i cheeseburger"[]

Alla ricerca di Percy, i due lo rincontrano presso l'imboccatura di un corsa d'acqua, completamente ristorato. Percy racconta loro di essere stato salvato da una Nereide inviata da suo padre Poseidone e che questo li incontrerà a Santa Monica. Poiché le autorità li ritengono responsabili sia dell'incidente sul treno che dell'esplosione al Gateway Arch, e che se prendessero i mezzi pubblici per spostarsi verrebbero arrestati, i tre decidono di continuare il loro viaggio a piedi. Lungo la strada, incontrano Ares, dio della guerra e padre di Clarisse, inviato da Zeus assieme ai suoi fratelli a ritrovare la Folgore. Il dio si offre di aiutarli ad arrivare a Santa Monica senza venire arrestati in cambio di un piccolo favore: ritrovare il suo scudo, andato perduto presso un parco divertimenti non molto lontano da lì. Nonostante le obbiezioni di Annabeth, Percy accetta i suoi termini.

Rimasto indietro con Ares, Grover riesce ad estorcere con un tranello al dio che il ladro della folgore potrebbe essere in realtà un semidio del Campo Mezzosangue. Sopravvissuti alla trappola architettata da Efesto per Ares, il dio della guerra consegna loro uno zaino con denaro, vestiti di ricambio e rifornimenti e li porta a un camion per trasporto di animali diretto a Las Vegas, dove potranno incontrare Ermes presso il Casinò Lotus e ottenere così il suo aiuto per scendere nell'Oltretomba e proseguire la missione.

"Prendiamo una zebra per Las Vegas"[]

Lungo il viaggio, Grover rivela ai compagni di essere arrivato all'identità del ladro: si tratterebbe di Clarisse La Rue, prediletta figlia di Ares. Durante il viaggio inoltre, Grover prova molta pena per gli animali chiusi in gabbia sul mezzo di trasporto e una volta arrivati a Los Angeles, li libera, dando loro la "benedizione del satiro" perché facciano ritorno sani e salvi alla natura.

Ermes, divinità psicopompa, si rifiuta di aiutare esplicitamente i tre ragazzi, tuttavia, lascia che Annabeth gli rubi la sua auto con un'indicazione per raggiungere i portoni degli Inferi. Grover incontra un altro satiro presso il casinò di Ermes e si mette in testa di ottenere la licenza per iniziare la ricerca di Pan.

Guidando per Santa Monica prima di discendere negli Inferi, Percy scopre da una Nereide che il tempo a loro disposizione per portare a termine l'impresa è scaduto e che suo padre Poseidone è dovuto ripartire per prepararsi alla guerra contro Zeus. La Nereide gli dice che nonostante ciò, suo padre è molto fiero e che adesso che la missione è conclusa, può fare ritorno al campo. Tuttavia, Percy insiste per portare a termine l'impresa e la Nereide gli dona quattro perle in modo che lui, i suoi compagni e sua madre possano tornare sani e salvi dagli Inferi.

"Scopriamo la verità, più o meno"[]

Superati gli ostacoli rappresentati da Procuste, Caronte e Cerbero, il trio discende negli Inferi ma, in viaggio verso il palazzo di Ade, le scarpe magiche di Luke indossate da Grover si attivano e lo trascinano contro la sua volontà verso una gigantesca voragine al centro del deserto, attirate da una misteriosa forza invisibile. Affondando la propria spada nel terreno, Percy riesce a salvare la vita del giovane fauno, finendo per ritrovare nel proprio zainetto, lo zaino che Ares aveva donato loro, proprio la Folgore di Zeus che era stata rubata. Il che significa che il dio della guerra li aveva ingannati per tutto questo tempo.

Continuando il loro viaggio negli Inferi, i tre semidei giungono in un luogo tetro e raccapricciante, le Praterie di Asfodelo, dove le anime dei dannati, divorate dal rimorso per ciò che hanno o che avrebbero potuto fare in vita, sono rimaste letteralmente "piantate" al terreno. Udendo i versi di Cerbero in lontananza farsi sempre più vicini, i tre iniziano a correre, soltanto per accorgersi che Annabeth, divorata da un rimorso che però sceglie di tacere agli amici, è rimasta letteralmente intrappolata nel terreno. Impossibilitata a muoversi, Annabeth è costretta ad usare la propria perla per fare ritorno in superficie, affidando a Percy e Grover il compito di portare a termine la missione.

I tre si ricongiungono in superficie, una volta che Percy e Grover sono riusciti a scoprire la verità: il dio dei morti non era affatto interessato alla folgore olimpica, né ai drammi del mondo in superficie, al contrario, rivoleva soltanto indietro il suo Elmo dell'Oscurità, convinto Percy lo avesse rubato per riuscire a rubare a sua volta la folgore del fratello. Una volta restituito l'elmo, egli gli avrebbe riconsegnato sua madre. Il responsabile era infatti il titano Crono che, spodestato in passato dal figlio Zeus, desiderava tornare al potere e l'unico modo per farlo era privarlo della sua arma più potente, in modo da scatenare una guerra fra gli dei per annientarsi a vicenda. Quindi, decidono di affrontare Ares per riprendersi l'elmo.

"La profezia si avvera"[]

Vinto l'elmo da Ares, il dio traditore, i ragazzi lo riconsegnano ad Alecto, inviata personalmente da Ade. Percy comprende che la sua missione era sempre stata quella di recuperare l'elmo e non la folgore e realizza quindi che un'ultima fatica apparentemente impossibile lo attende: recarsi volutamente sul Monte Olimpo per parlare con Zeus e raccontargli tutta la verità. Annabeth e Grover tentano di dissuaderlo. Nonostante sia stato incastrato per il furto, egli è comunque un figlio proibito e come tale, Zeus tenterà di distruggerlo a tutti i costi. Ma il ragazzo non ha scelta perché, l'ultima guerra fra gli dei, ha scatenato la Seconda Guerra Mondiale nel mondo degli uomini, quindi invita i due amici a fare ritorno al Campo per informare Chirone di ogni cosa.

Sventati i piani di Crono e riconsegnata la folgore a Zeus, Percy vorrebbe accusare pubblicamente Clarisse dell'accaduto, ma Luke lo invita ad attendere. Quella notte, infatti, Luke conduce Percy nel bosco per rivelargli tutta la verità: in realtà un fedele di Crono, aveva rubato la folgore nella speranza di scatenare una guerra fra gli dei dell'Olimpo e riportare così alla luce l'Età dell'Oro dei Titani. Scagionata Clarisse, invita dunque Percy ad unirsi alla causa ma, questo rifiuta categoricamente e i due iniziano a lottare. Messo in fuga dall'arrivo di Annabeth, i due procedono ad allertare il campo intero della minaccia alle porte.

A missione conclusa, Grover informa gli amici di avere ottenuto la licenza per iniziare la ricerca di Pan e che starà lontano dal campo per qualche tempo. La sua ricerca avrà inizio proprio fra i mari e gli oceani, dove nessuno satiro si è mai spinto prima d'ora. I tre si promettono quindi di ritrovarsi l'anno prossimo per raccontarsi ogni cosa.

Aspetto[]

Personalità[]

Abilità[]

Relazioni[]

Riferimenti[]

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (Serie TV)
Personaggi principali: Percy Jackson | Annabeth Chase | Grover Underwood
Personaggi secondari: Sally Jackson | Chirone | Clarisse La Rue | Luke Castellan
Personaggi minori: Thalia Grace | Nico di Angelo | Gabe Ugliano | Chris Rodriguez | Nancy Bobofit | Caronte | Procuste | Ferdinand Underwood | Parche
Dei Greci: Zeus | Poseidone | Ares | Efesto | Ermes | Dioniso | Ade
Mostri: Alecto | Minotauro | Medusa | Echidna | Chimera | Cerbero
Titani: Crono
Prima Stagione: "Disintegro accidentalmente la prof di matematica" | "Divento signore supremo del bagno" | "Ci fermiamo all'emporio dei nanetti da giardino" | "Mi getto tra le braccia della morte" | "Un dio ci compra i cheeseburger" | "Prendiamo una zebra per Las Vegas" | "Scopriamo la verità, più o meno" | "La profezia si avvera"
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