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Non fa parte del Riordanverse

Questo articolo segue gli eventi della serie televisiva, dunque non fa parte della serie dei romanzi.

Questo articolo riguarda il personaggio della serie televisiva targata Disney+. Forse stavi cercando il personaggio del libro o il personaggio del film.

Sai, non ho scelto di essere mezzosangue. Essere un mezzosangue è pericoloso. Si vive nella paura. Di solito, finisci per essere ammazzato in modo orribile e crudele. Se ti sfiora il pensiero di essere uno di noi, il mio consiglio è: fuggi, finché sei in tempo. Perché una volta che scoprirai chi sei, lo percepiranno anche loro e verranno a cercarti. Non dire che non ti avevo avvertito.

Percy Jackson, "Disintegro accidentalmente la prof di matematica"

Perseo "Percy" Jackson è il protagonista principale della serie TV Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. È un semidio greco, figlio di Poseidone e della mortale Sally Jackson.

Storia[]

Perseo "Percy" Jackson è il figlio del dio greco dei mari Poseidone e della mortale Sally Jackson, una mortale capace di vedere attraverso la Foschia. Sua madre gli diede il nome dal famoso eroe greco Perseo come portafortuna, perché il suo omonimo fu uno dei pochi eroi che ebbe un lieto fine e morì pacificamente. [1][2]

Quando Percy, ancora un bambino, suo padre Poseidone se ne andò, lasciando Sally a crescere Percy da sola. Ad un certo punto, Sally sposò Gabe Ugliano e sperò che il suo odore orribile avrebbe mascherato il figlio dai mostri che gli avrebbero dato la caccia. I mostri sono attratti dall'odore dei Semidei; più potente è il semidio, più forte è il profumo. Dato che Percy è il figlio di uno dei Tre Grandi, il suo profumo è ancora più forte di quello degli altri semidei. Tuttavia, Percy disprezzava Gabe, poiché lui faceva spesso il prepotente con il bambino e abusava di sua madre.[3][4]

Poiché il suo cervello era calibrato sul greco antico e per via di altri attributi semidivini, negli anni successivi trascorsi nel mondo mortale al ragazzo vennero diagnosticati l'ADHD e dislessia. Per via di ciò era ritenuto 'strano' e preso di mira dai propri compagni di classe, specialmente da Nancy Bobofit. Il suo unico amico era Grover Underwood, un altro reietto, col quale si divertiva a giocare a Mitomagia, mentre il suo insegnante preferito era il signor Brunner.[5][6]

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (serie TV)[]

Prima Stagione[]

"Disintegro accidentalmente la prof di matematica"[]

In gita al Metropolitan Museum, stanco di essere tormentato da Nancy Bobofit, Percy decide di affrontarla a muso duro e inspiegabilmente, la fa volare dritta nella fontana, senza tuttavia toccarla. Il gesto attira l'attenzione della professoressa Dodds, in realtà una terribile Furia, che ordinandogli di restituire ciò che ha rubato, gli si scaglia violentemente addosso. Colto di soprassalto, Percy lascia scattare il tappo della biro che il signor Brunner gli aveva regalato, che si rivela una spada magica con la quale il ragazzo la trafigge. Mentre la creatura si dissolve in una nuvola di polvere, il bambino perde i sensi.

Quando si risveglia, Percy scopre che per tutti gli altri la professoressa sembra non essere mai esistita e come se non bastasse, viene espulso dalla scuola per avere aggredito Nancy. Alla luce dei recenti eventi, sua madre Sally comprende che è arrivato il momento di raccontargli tutta la verità. Percy scopre così di essere un mezzosangue, il figlio di una divinità greca, e che il suo migliore amico è in realtà un satiro inviato a proteggerlo. Gli dei greci, i mostri e tutte le creature di cui sua madre gli ha parlato sin da quando era piccolo sono reali e vivono in mezzo a loro. Per la sua incolumità, deve essere quindi condotto al Campo Mezzosangue.

La macchina sulla quale viaggiano viene tuttavia presa di mira dal feroce e terribile Minotauro, che li spinge fuori strada. Per permettere ai due di raggiungere sani e salvi il campo, Sally decide di rimanere indietro per distrarlo, soltanto per venire disintegrata in un mucchio di polvere fra le sue grinfie. Accecato dalla rabbia, Percy tira fuori dalla tasca la sua penna speciale e scagliandosi violentemente contro la creatura, lo uccide, perdendo i sensi poco dopo.

"Divento signore supremo del bagno"[]

Risvegliatosi su un lettino d'infermeria, Percy realizza che sua madre è morta per davvero e si mette in testa di ricercare il padre divino che lo ha ignorato per tutti questi anni, chiunque egli sia. Luke Castellan, un altro giovane semidio come lui, gli risponde che non sarà così facile, in quanto dovrà guadagnarselo attraverso un gesto eccezionale che lo renda fiero di lui.

Intanto, una misteriosa figura ammantata dalle profondità degli Inferi incomincia a tormentare Percy nei suoi sogni.

Luke stringe amicizia con Percy, lo accoglie nella cabina di Ermes (dove vengono ospitati i bambini che non sono stati ancora riconosciuti dai rispettivi genitori), gli spiega come funzionano le cose al campo, lo addestra nel combattimento con la spada e gli fornisce il supporto morale di cui Percy aveva bisogno come nuovo arrivato, guadagnandosi in fine la sua fiducia. Percy si inimica sin da subito la bellicosa Clarrise La Rue, figlia del dio della guerra, mentre, per qualche strana ragione, cattura la curiosità di Annabeth Chase, semidea figlia di Atena. Affrontando in combattimento Clarisse durante la partita di "Caccia alla bandiera" e uscendone vincitore, Percy viene rivendicato dal proprio genitore divino, Poseidone, scoprendo così, con grande stupore da parte dei compagni, di essere un "figlio proibito".

Il felice momento viene tuttavia rovinato dall'arrivo del signor Brunner, in realtà il leggendario centauro-istruttore di eroi Chirone e dal direttore del campo, Dioniso, che informano Percy che è attualmente in corso una guerra e che il re di tutti gli dei, Zeus, lo incolpa di avere rubato la sua Folgore olimpica. Da settimane ormai, Zeus e Poseidone sono impegnati in una disputa sulla folgore originale, simbolo dell'autorità di Zeus misteriosamente rubato in circostanze sospette. Venuto a conoscenza dell'esistenza di un altro figlio proibito e che questo è stato più di recente "riconosciuto" dal suo geloso fratello, il sovrano degli dei incolpa proprio Percy del furto e minaccia di fare scoppiare una guerra, a meno che il ragazzo non aiuti il padre a riconsegnare la folgore entro il Solstizio d'Estate, fra una settimana esatta.

Dagli incubi che lo tormentano nell'ultimo periodo Percy deduce che potrebbe essere stato in realtà Ade, il dio dei morti, a rubare la folgore, nascondendola nell'Oltretomba. Proprio in quel momento arriva anche Grover che, violando gli ordini di Chirone e del signor D, rivela a Percy che sua madre Sally potrebbe essere ancora viva, tenuta prigioniera nientepopodimeno che da Ade in persona. Ogni indizio sembra puntare verso il dio dei morti e per salvare sua madre, nonché il mondo intero, Percy accetta la missione che Chirone gli affida.

"Ci fermiamo all'emporio dei nanetti da giardino"[]

Come di consueto prima di ogni grande impresa, il giovane Percy viene inviato a porgere visita all'Oracolo. L'inquietante bambola, posseduta dallo spirito dell'antico Oracolo di Delfi, sembra confermare che la Folgore olimpica si trovi proprio nelle mani di Ade, negli Inferi, sotto Los Angeles. L'oracolo gli profetizza inoltre che uno dei suoi amici lo tradirà e che, alla fine, non riuscirà a salvare ciò che più conta. Confuso e spaventato, Percy sceglie Grover e Annabeth Chase per accompagnarlo in questa impresa, mentre Luke, nel tentativo di aiutarlo, gli fa dono di un paio di scarpette magiche volanti.

Poiché non possono viaggiare via cielo a causa di Zeus che potrebbe attaccarli, i tre decidono di attraversare il paese in pullman fino a Los Angeles ma, durante il viaggio, vengono attaccati dalle Furie Tisifone e Alecto che, rigenerata dopo la precedente sconfitta al museo, gli ordina per l'ultima volta di consegnarle ciò che ha rubato. Nel tentativo di sfuggirle, il trio trova riparo presso l'Emporio dei nanetti da giardino di zia "Em", che si rivela essere nientepopodimeno che la leggendaria e pericolosissima Medusa. La donna, anch'essa vittima della malvagità degli dei, gli offre il suo aiuto per salvare Sally e consapevole che i suoi amici prima o poi lo tradiranno, si offre di trasformarli in statue per sbarazzarsene. Quando tuttavia Percy rifiuta il suo aiuto e Medusa proclama che il semidio non è affatto diverso da suo padre, il ragazzo è costretto a mozzarle la testa per salvare la propria vita e quella dei suoi amici.

Una volta appianate le divergenze con Annabeth, Percy decide di prendere due piccioni con una fava e di sbarazzarsi una volta per tutte di Alecto servendosi della testa di Medusa, tramutandola in una statua.

"Mi getto tra le braccia della morte"[]

Percy, Annabeth e Grover continuano il loro viaggio verso Los Angeles a bordo di un treno dove vengono attaccati da Echidna, la terribile madre di tutti i mostri, e dalla sua Chimera, che avvelena e incapacita Percy. Il semidio affronta entrambe sulla cima del Gateway Arch, ma viene rapidamente sconfitto dalla creatura a causa delle precarie condizioni, che lo getta giù dalla cima dell'edificio, quando un tentacolo d'acqua lo afferra e lo trascina al sicuro fra le profondità del fiume Mississippi.

Mentre le sue ferite si rigenerano all'istante, Percy incontra una Nereide che lo informa che suo padre lo sta aspettando e che questo li incontrerà a Santa Monica.

"Un dio ci compra i cheeseburger"[]

Poiché le autorità li ritengono responsabili sia dell'incidente sul treno che dell'esplosione al Gateway Arch, e che se prendessero i mezzi pubblici per spostarsi verrebbero arrestati, i tre decidono di continuare il loro viaggio a piedi. Lungo la strada, incontrano Ares, dio della guerra e padre di Clarisse, inviato da Zeus assieme ai suoi fratelli a ritrovare la Folgore. Il dio si offre di aiutarli ad arrivare a Santa Monica senza venire arrestati in cambio di un piccolo favore: ritrovare il suo scudo, andato perduto presso un parco divertimenti non molto lontano da lì. Nonostante le obbiezioni di Annabeth, Percy accetta i suoi termini.

Sopravvissuti alla trappola architettata da Efesto per Ares, il dio della guerra consegna loro uno zaino con denaro, vestiti di ricambio e rifornimenti e li porta a un camion per trasporto di animali diretto a Las Vegas, dove potranno incontrare Ermes presso il Casinò Lotus e ottenere così il suo aiuto per scendere nell'Oltretomba e proseguire la missione.

"Prendiamo una zebra per Las Vegas"[]

In viaggio per Las Vegas, Percy ed Annabeth procedono a mettere al corrente Luke riguardo i loro progressi e il semidio racconta loro che potrebbe essere stata proprio Clarisse, la prediletta figlia di Ares, ad aver rubato la folgore per scatenare una guerra. Ermes, divinità psicopompa, si rifiuta di aiutare esplicitamente i tre ragazzi, tuttavia, lascia che Annabeth gli rubi la sua auto con un'indicazione per raggiungere i portoni degli Inferi.

Guidando per Santa Monica prima di discendere negli Inferi, Percy scopre da una Nereide che il tempo a loro disposizione per portare a termine l'impresa è scaduto e che suo padre Poseidone è dovuto ripartire per prepararsi alla guerra contro Zeus. La Nereide gli dice che nonostante ciò, suo padre è molto fiero e che adesso che la missione è conclusa, può fare ritorno al campo.

Tuttavia, Percy insiste per portare a termine l'impresa e la Nereide gli dona quattro perle in modo che lui, i suoi compagni e sua madre possano tornare sani e salvi dagli Inferi.

"Scopriamo la verità, più o meno"[]

Superati gli ostacoli rappresentati da Procuste, Caronte e Cerbero, il trio discende negli Inferi ma, in viaggio verso il palazzo di Ade, le scarpe magiche di Luke indossate da Grover si attivano e lo trascinano contro la sua volontà verso una gigantesca voragine al centro del deserto, attirate da una misteriosa forza invisibile. Affondando la propria spada nel terreno, Percy riesce a salvare la vita del giovane fauno, finendo per ritrovare nel proprio zainetto, lo zaino che Ares aveva donato loro, proprio la Folgore di Zeus che era stata rubata. Il che significa che il dio della guerra li aveva ingannati per tutto questo tempo.

Giunti finalmente al cospetto di Ade, Percy scopre che Sally è stata strappata alla morte proprio dal dio dei morti quando il Minotauro tentò di ucciderla e tramutata in una statua. Il dio gli offre quindi uno scambio, ma prima ancora di ascoltare le sue parole, Percy esclama di averlo smascherato. Anche se lui e Ares sono riusciti ad ingannare tutti quanti, facendogli portare la Folgore direttamente negli Inferi, il semidio non gli consegnerà mai l'oggetto. Con grande sorpresa da parte di Percy e Grover però, Ade rivela di non essere affatto interessato alla folgore olimpica, né ai drammi del mondo in superficie.

Al contrario, rivuole soltanto indietro il suo Elmo dell'Oscurità, convinto che il semidio lo abbia rubato per riuscire rubare poi la folgore del fratello. In cambio dell'elmo, gli consegnerà sua madre. Percy mette insieme i pezzi e si rende conto che Crono è il vero colpevole: spodestato dal figlio Zeus, Crono desidera soltanto tornare al potere e l'unico modo per farlo è privarlo della sua arma più potente. Ade gli spiega che Crono è intrappolato in un milione di pezzi sul fondo del Tartaro, lo stesso posto in cui una misteriosa forza aveva cercato di trascinare Percy e Grover poco prima quando la Folgore era apparsa nel suo zainetto e la teoria di Percy assume maggiore veridicità. Del resto, da un po' di tempo, il Tartaro era il luogo dal quale una misteriosa voce lo contattava nei suoi sogni per ottenere il suo aiuto nella distruzione degli dei olimpici. Percy credeva che quella voce appartenesse ad Ade, ma si sbagliava.

Promettendo a sua madre di tornare indietro per salvarla, i semidei usano le perle per fare ritorno in superficie e riconsegnare la folgore a Zeus, ritrovandosi però al cospetto di Ares, sulla spiaggia di Montauk.

"La profezia si avvera"[]

Percy sfida Ares, il traditore, in combattimento: il primo dei due a versare il sangue dell'avversario, vincerà sia la folgore che l'elmo di Ade rubati dal dio. Sopraffatto dalla sua forza e abilità, il semidio si ritrova in grande difficoltà ma, evocando e scagliandogli contro un'onda, approfitta del diversivo per ferirlo e vincere il duello. Il gruppo rincontra quindi Alecto, inviata da Ade per recuperare personalmente l'elmo. Percy comprende che la sua missione era sempre stata quella di recuperare l'elmo e non la folgore e glielo consegna, invitando il dio dei morti a rispettare la sua parte dell'accordo. La Furia accetta dunque l'offerta e gli augura buona fortuna sull'Olimpo.

Percy realizza quindi che un'ultima fatica apparentemente impossibile lo attende: recarsi volutamente sul Monte Olimpo per parlare con Zeus e raccontargli tutta la verità. Annabeth e Grover tentano di dissuaderlo. Nonostante sia stato incastrato per il furto, egli è comunque un figlio proibito e come tale, Zeus tenterà di distruggerlo a tutti i costi. Ma il ragazzo non ha scelta perché, l'ultima guerra fra gli dei, ha scatenato la Seconda Guerra Mondiale nel mondo degli uomini, quindi invita i due amici a fare ritorno al Campo per informare Chirone di ogni cosa. Per augurargli buona fortuna, Annabeth gli affida dunque la sua collana.

Il giovane semidio procede dunque a raccontargli la verità e avvertirlo riguardo la minaccia rappresentata da Crono ma, la compostezza del re di tutti gli dei alla notizia di Percy rimane tuttavia immutata, dato che aveva già anticipato il piano diabolico messo in atto da Crono per mettere uno contro l'altro i suoi figli e far scoppiare una guerra, in quanto è quello che la sua famiglia fa da sempre. A testimonianza della tossicità familiare degli dèi, Percy cerca di farlo ragionare sul fatto che Ares non ha esitato un secondo prima di schiararsi con il nonno Crono, soltanto perché lo riteneva più forte, e che i suoi figli gli sono fedeli soltanto perché hanno paura di lui. Questo farsi la guerra non ha alcun senso, quindi lo sprona a cambiare le cose, a cambiare sé stessi, prima che sia troppo tardi. Profondamente offeso dalle sue parole, Zeus sta per colpirlo con la propria folgore, quando Poseidone appare per trattenere la sua mano e impedirglielo.

Il dio del mare dichiara la sua resa in cambio della salvezza di Percy e ispirato dal cambiamento proclamato dal figlio, invita il fratello a mettere da parte gli screzi familiari e riconsiderare la minaccia rappresentata da Crono. Zeus decide dunque di indire un consiglio di guerra per informare gli altri dei della minaccia di Crono e discutere dei loro problemi. Rimasti soli, Poseidone gli dichiara quanto sia orgoglioso di essere suo padre e lo rispedisce al Campo Mezzosangue.

Sventati i piani di Crono e riconsegnata la folgore a Zeus, Percy vorrebbe accusare pubblicamente Clarisse dell'accaduto, ma Luke lo invita ad attendere. Quella notte, infatti, Luke conduce Percy nel bosco per rivelargli tutta la verità: in realtà un fedele di Crono, aveva rubato la folgore nella speranza di scatenare una guerra fra gli dei dell'Olimpo e riportare così alla luce l'Età dell'Oro dei Titani. Scagionata Clarisse, invita dunque Percy ad unirsi alla causa ma, questo rifiuta categoricamente e i due iniziano a lottare. Messo in fuga dall'arrivo di Annabeth, i due procedono ad allertare il campo intero della minaccia alle porte.

Jackson si ricongiunge infine a sua madre Sally quando, una notte, in sogno riceve la visita di Crono in persona. Il titano promette che un giorno lui e Percy si incontreranno di nuovo e che la sua sopravvivenza è essenziale per il ritorno del titano.

Aspetto[]

Percy è un ragazzo di dodici anni, con capelli ricci e biondi e occhi azzurri. Percy è leggermente più alto della media dei dodicenni ed è molto più alto della sua amica Annabeth.

Personalità[]

Percy è un preadolescente coraggioso e determinato, altruista e anche un po' nerd. La sua predisposizione naturale al sacrificio finisce spesso per metterlo nei guai, ma sembra non riuscire a fare a meno di rischiare la vita per coloro che ama. Percy è caratterizzato dal suo senso dell'umorismo, spesso sarcastico e irriverente.

A detta di suo padre Poseidone, Percy ha ereditato il suo carattere: ubbidire non gli viene naturale perché egli è come il mare e al mare non piace avere costrizioni. È piuttosto irascibile e quindi ha difficoltà a controllare la rabbia.

Come molti altri eroi, Percy è spericolato e tende ad agire prima di pensare, finendo per cacciarsi in un mare di guai. Si sente responsabile per tutti e per tutto ciò che va storto.

Poteri e Abilità[]

Come figlio di Poseidone, uno dei tre "Pezzi Grossi", Percy è un semideo estremamente potente, nonché uno dei semidei più potenti di tutta la serie..

  • ADHD: la prontezza soprannaturale e i sensi acuti di Percy che lo tengono pronto e attivo in battaglia e servono a mantenerlo in vita.
  • Dislessia: il cervello di Percy è "calibrato" sul greco antico invece che sulle lingue moderne.
  • Sogni: Come la maggior parte dei semidei, Percy fa dei sogni che gli mostrano eventi che si verificano nel passato, nel presente e nel futuro.
  • Forza di volontà: Percy dimostra di possedere una grande forza di volontà.
  • Combattimento corpo a corpo: Percy è un combattente abile ed esperto. Si è allenato duramente durante la sua permanenza al Campo Mezzosangue, dove ha sviluppato le proprie capacità. Sebbene sia più abile con le armi bianche, le sue abilità nel combattimento corpo a corpo sono considerevoli.
  • Agilità sovrumana: essendo figlio di un dio, Percy ha dimostrato innumerevoli volte la sua straordinaria agilità. È in grado di compiere imprese incredibili.
  • Forza sovrumana: essendo figlio di un dio, Percy è più forte di un comune mortale medio.
  • Resistenza sovrumana: essendo figlio di un dio, Percy è più resistente di un comune mortale medio.
  • Idrocinesi: Percy è in grado di evocare, controllare e modellare grandi masse d'acqua.
    • Invigorimento nell'acqua: a contatto o in presenza di una fonte naturale d'acqua, sia essa salata o dolce, Percy si irrobustisce, divenendo più forte, veloce, agile e resistente del normale.
    • Vitacinesi (limitata): Percy può guarire dalla maggior parte delle ferite quando è a contatto con l'acqua.

Strumenti[]

  • Vortice: una spada di bronzo celeste chiamata Anaklusmos. Di solito assume le sembianze di una penna a sfera trascabile quando non viene utilizzata e torna sempre nel taschino dell'utilizzatore. Fatto scattare il tappo, la penna si trasforma in una spada a doppio taglio lunga poco meno di 1 metro.
  • Corno del Minotauro: Percy lo conservò come bottino di guerra quando uccise il Minotauro, divenendo un prezioso trofeo.
  • Scarpe alate: scarpe magiche le cui ali sbucano fuori quando chi le indossa pronuncia «Maia!». Le scarpe sono state regalate da Luke a Percy. In seguito Percy le dà a Grover.
  • Testa di Medusa (temporaneamente): il secondo bottino di guerra di Percy. Il semidio sceglie tuttavia di spedirla sul Monte Olimpo in segno di sfida.

Relazioni[]

Riferimenti[]

  1. Divento il signore supremo del bagno
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  4. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Vaporize
  5. Disintegro accidentalmente la prof di matematica
  6. Scopriamo la verità, più o meno
Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (Serie TV)
Personaggi principali: Percy Jackson | Annabeth Chase | Grover Underwood
Personaggi secondari: Sally Jackson | Chirone | Clarisse La Rue | Luke Castellan
Personaggi minori: Thalia Grace | Nico di Angelo | Gabe Ugliano | Chris Rodriguez | Nancy Bobofit | Caronte | Procuste | Ferdinand Underwood | Parche
Dei Greci: Zeus | Poseidone | Ares | Efesto | Ermes | Dioniso | Ade
Mostri: Alecto | Minotauro | Medusa | Echidna | Chimera | Cerbero
Titani: Crono
Prima Stagione: "Disintegro accidentalmente la prof di matematica" | "Divento signore supremo del bagno" | "Ci fermiamo all'emporio dei nanetti da giardino" | "Mi getto tra le braccia della morte" | "Un dio ci compra i cheeseburger" | "Prendiamo una zebra per Las Vegas" | "Scopriamo la verità, più o meno" | "La profezia si avvera"
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